Negli ultimi anni si sente parlare molto spesso di bioetanolo, perché rappresenta una valida alternativa ad altre forme più tradizionali di combustibili per il riscaldamento. Ma qual è il prezzo dei camini a bioetanolo? Quali sono i criteri per l’acquisto? Come sceglierli? Queste sono solamente alcune delle domande a cui forniremo una risposta in questo articolo.
Come anticipato, negli ultimi anni si parla sempre più spesso di bioetanolo. I motivi di questa crescente popolarità sono piuttosto facili da comprendere. Parliamo di una forma di riscaldamento ecologica, perché il combustibile è di origine naturale e produce una combustione praticamente inodore.
In seconda battuta, un altro grande vantaggio è che l’installazione dei camini è piuttosto semplice, dal momento che non è prevista la creazione di una canna fumaria. Stabilire in maniera universale un prezzo dei camini a bioetanolo non è possibile, perché l’offerta sul mercato è decisamente variegata e le variabili in gioco sono moltissime: potenza, materiali utilizzati, accessori, ed altre ancora.
Anche l’estetica del camino incide moltissimo sul costo finale. Anzi, in alcuni casi è proprio il design uno di quei fattori che può far variare moltissimo il prezzo. Nonostante questo possiamo stabilire delle soglie minime, sotto cui è preferibile non scendere durante l’acquisto, per evitare di ritrovarsi tra le mani un oggetto non conforme alle normative, o comunque privo di certificazioni, o peggio ancora costruito con materiali scadenti.
Il consiglio migliore da dare in questi casi, è scegliere quello che sembra rispettare maggiormente i requisiti e i gusti personali. Ad ogni modo, per un camino a bioetanolo di buona qualità, che sia made in Italy (quindi realizzato e, soprattutto, verniciato con cura) ma non troppo ricercato nelle linee e di dimensioni ridotte, indicativamente occorrono almeno 500 euro per un bruciatore, 800 per un camino completo.
Se anziché optare per il camino completo da incassare, quindi con il costo dell’opera artigianale, si desidera un focolare da tavolo o da fissare sul muro, il prezzo di solito è compreso fra 600/700 euro e 1500 euro. In merito al prezzo massimo invece, dobbiamo fare una precisazione, ovvero che non è possibile stabilirlo.
Un ottimo camino di grandi dimensioni, come quelli lunghissimi e scenografici incassati, può tranquillamente arrivare a costare attorno ai 3.000 euro. In questo caso a determinare il prezzo è il numero di bruciatori installati, e la possibilità dell’accensione automatica potrebbe elevare ancora di più il conto.
Quali sono i costi di manutenzione
Uno dei vantaggi oggettivi di un camino a bioetanolo è rappresentato dal fatto che non vi è alcun costo di manutenzione, dal momento che dalla combustione non è prodotto alcun tipo di residuo come la cenere.
L’unico costo che troveremo dunque, da dover affrontare nel corso del tempo, è quello del combustibile, che serve per il suo funzionamento, ovvero del bioetanolo. In Italia il costo di un litro di bioetanolo è compreso tra i 2,50 euro e i 4,50 euro.
Per comprendere meglio quali saranno le spese di gestione, quindi i consumi del camino, dobbiamo fare alcune precisazioni. I consumi dipendono dal modello di camino, dalla potenza della fiamma, che ricordiamo in alcune tipologie essere regolabile e dalla capacità del bruciatore.
Considerando un funzionamento medio del biocamino di 3 o 4 ore al giorno, verranno consumati approssimativamente 2 litri di combustibile (in un caminetto di medie dimensioni).
Uno dei grandi vantaggi dei camini a bioetanolo, è che sono in grado di generare calore molto velocemente, e il rendimento del combustibile è al 100%. Questo perché i camini non prevedono la presenza di una canna fumaria, dunque tutto il calore prodotto servirà a riscaldare l’ambiente e non verrà parzialmente disperso nella canna fumaria stessa, come invece accade per i camini tradizionali.
Quanto costa il bioetanolo
In Italia il costo di un litro di bioetanolo è compreso tra i 3,00 euro e i 4,80 euro al litro. La variazione del costo è legata al tipo di qualità di bioetanolo che si sceglie. Un combustibile di buona qualità non crea odori sgradevoli, brucia senza che si vengano a creare scintille e non lascia residui.
La quantità di carburante comprato è una cosa che influisce sul costo. Meglio acquistarlo all’ingrosso e ottenere uno sconto sulla quantità, piuttosto che acquistarne meno con una spesa più alta. Si possono trovare ottime offerte anche online.
Il consumo orario del combustibile varia a seconda del modello del camino scelto e dalla potenza della fiamma, regolabile nella maggior parte dei camini. Le stufe più potenti consumeranno di più. Un buon bioentanolo brucia producendo calore in modo costante e 1 litro di prodotto può bruciare fino a 8 ore.
Costi di installazione
L’installazione di un camino a bioetanolo è piuttosto semplice, anche perché come detto non è prevista la costruzione di una canna fumaria dove non presente. Ovviamente per i camini da incasso è necessario ricavare la sede necessaria nel muro, prestando attenzione alla presenza di tubature del gas o linee elettriche in prossimità del camino stesso.
Il costo della manodopera quindi, dipende molto dalle tariffe del professionista e chiaramente anche dalle dimensioni del camino, quindi dall’importanza dello scasso nel muro. Nel caso in cui la scelta del camino a bioetanolo ricadesse sui modelli da “appendere” al muro invece, il costo dell’installazione non dovrebbe essere considerato, perché in questo caso si tratta di un’operazione che con un minimo di manualità, può essere svolta anche in totale autonomia.
Ad ogni modo, quella dell’installazione è, insieme al costo di acquisto del camino e quello del combustibile, l’unica spesa da affrontare. Come detto infatti, per i camini a bioetanolo non è prevista alcuna manutenzione.
Questo però non significa non si debbano seguire alcune raccomandazioni pratiche, molte delle quali gravitano attorno al fattore sicurezza. Innanzitutto è opportuno mantenere la giusta distanza dai materiali infiammabili, come tra l’altro avviene con un qualsiasi camino con fiamma vera, come quelli a legna.
In seconda battuta è necessario non esporre il camino ad eventuali correnti d’aria. Il motivo è facilmente intuibile: comprometterebbero l’efficienza energetica del camino stesso. Senza dimenticare che è opportuno anche non lasciare incustodita per troppo tempo la fiamma.
Un’ultima raccomandazione riguarda il luogo dove viene riposto il combustibile. In questo spazio dedicato non ci devono essere fiamme libere e se in casa sono presenti dei bambini, è preferibile chiudere a chiave il locale.