Come sfruttare al meglio il calore del camino

l camino è un elemento di arredo che, oltre a conferire stile ed eleganza alle nostre abitazioni, è in grado di creare un’atmosfera calda, magica e avvolgente.

Tuttavia, per riscaldare in maniera ottimale il nostro ambiente domestico, è importante scegliere la tipologia giusta di camino, sapere dove posizionarlo e quali combustibili utilizzare. 

In questo articolo scopriremo insieme come sfruttare il calore del camino al meglio.

 

Quale tipologia di camino scegliere per sfruttare al meglio il calore del camino?

Sul mercato esistono due grandi tipologie di camini: 

  • camini a focolare aperto;
  • camini a focolare chiuso.

I camini a focolare aperto sono chiamati in questo modo perché hanno la camera di combustione aperta.

Di conseguenza, il focolare è a diretto contatto con l’ambiente da riscaldare.

Eppure, la resa termica di questa tipologia di camini è piuttosto bassa.

Infatti, soltanto il 10-15% dell’energia consumata viene ceduta all’ambiente sotto forma di calore, mentre l’altro 80-90% si disperde attraverso la canna fumaria.

Proprio a causa del basso rendimento, questa tipologia di camini non è considerata più a norma (l’installazione è consentita solo in zone di alta montagna).

I camini a focolare chiuso, invece, hanno la camera di combustione chiusa.

Quest’ultima è separata dall’ambiente esterno tramite un vetro ceramico frontale che riduce le emissioni, aumenta le prestazioni e mantiene la temperatura costante.

Ecco perché i camini chiusi hanno una resa termica che può arrivare fino all’80% in più rispetto a quelli aperti.

Ciò significa che producono più calore e riscaldano in modo uniforme tutta l’abitazione.

È importante, però, sottolineare un aspetto fondamentale: se i camini aperti non hanno la canna fumaria, come nel caso di quelli moderni al bioetanolo, la loro resa termica aumenta.

 

Dove posizionare il camino per sfruttare al massimo il calore

In generale, le stanze in cui preferiamo installare un camino sono quelle più vissute della casa, come ad esempio il soggiorno e la cucina.

Ma c’è anche chi decide di collocarlo in altri ambienti domestici (lo studio, la camera da letto, ecc…).

Tuttavia, per sfruttare al massimo il calore del camino e diffonderlo in tutte le stanze, è necessario posizionarlo in una parte centrale della casa oppure in una parete aperta e priva di ostacoli.

 

Pellet o bioetanolo per sfruttare al meglio il calore?

I combustibili ideali per ottenere una quantità di calore più elevata sono il pellet e il bioetanolo.

Tuttavia, si tratta di due tipologie di prodotti piuttosto diverse.

I camini a pellet sono dei veri e propri impianti di riscaldamento.

Essi, infatti, sono in grado di riscaldare ambienti molto grandi.

Secondo la normativa vigente, la pulizia della canna fumaria va eseguita ogni 2 o 4 anni, in base alla potenza del prodotto. 

I camini a bioetanolo, invece, nascono come veri e propri elementi d’arredo, anche se, negli ultimi anni, grazie alle nuove tecnologie, sono diventati più sicuri e potenti.

Il pellet, però, a differenza del bioetanolo, nasconde una serie di svantaggi.

Innanzitutto, i camini a pellet richiedono una manutenzione piuttosto impegnativa: bisogna aspirare di frequente le ceneri residue, è necessario pulire spesso il vetro, e lo scarico dei fumi deve essere pulito almeno ogni due mesi.

Inoltre, è necessario avere uno spazio in casa per il deposito dei sacchi di pellet, i quali sono anche piuttosto pesanti da essere trasportati dal negozio a casa.

Ma la cosa più grave è che, come affermano diversi studi condotti negli ultimi anni da enti quali l’ENEA e il Royal Institute of International Affair, il pellet inquina ed è nocivo.

Al contrario, il bioetanolo permette di ottenere una combustione ecologica, grazie all’utilizzo di alcol etilico denaturato, proveniente dalla fermentazione di sostanze di origine vegetale come patate, mais, barbabietole, ecc…

Questo processo non rilascia nell’aria alcun tipo di fumi tossici, ma soltanto anidride carbonica, vapore acqueo e calore.

Non a caso, il CTI – Comitato Termotecnico Italiano – ha dichiarato atossica la combustione del bioetanolo.

In più, i camini a bioetanolo non richiedono lo stoccaggio del combustibile e, soprattutto, non devono essere puliti, in quanto non producono né cenere né fuliggine.

 

Le soluzioni di MaisonFire per sfruttare al meglio il calore del camino

La vita sempre più frenetica e le abitazioni spesso prive di canna fumaria hanno spianato la strada alla creazione di modelli di camino ecologici, dal basso impatto ambientale e dalla manutenzione praticamente nulla.

Il camino a bioetanolo è molto apprezzato per la sua facilità d’uso, perché non richiede pulizia né canna fumaria per funzionare: quando si arriva a casa la sera basterà accendere il camino in pochi secondi e il gioco è fatto. 

Niente legna, fumo o fuliggine.

Questi biocamini possono riscaldare ambienti fino ai 25 mq, ma vengono scelti più che altro per il loro grande impatto scenico che solo una fiamma danzante riesce a dare.

MaisonFire offre una vasta gamma di camini a bioetanolo che consentono di sfruttare in maniera ottimale il calore prodotto.

Naturalmente, questi elementi d’arredo non possono sostituire un impianto di riscaldamento tradizionale.

Tuttavia, sono perfetti se si è alla ricerca di una soluzione per nulla invasiva che conferisca all’ambiente il giusto tepore e la giusta atmosfera, senza tutti gli svantaggi di un camino a combustione tradizionale che utilizza legna o pellet.

Esistono tre diverse tipologie di camini a bioetanolo:

 

Biocamino da parete

biocamino da parete

In foto il biocamino da parete AIDA targato MaisonFire

 

Il camino a bioetanolo da parete offre un grande impatto visivo e si adatta a diversi ambienti.

In questo caso, il biocamino si appende come un quadro a una parete, e può avere varie misure e forme, così come diverse tipologie di cornici.

Per questioni di sicurezza è dotato di un vetro trasparente di protezione che consente di stabilizzare la fiamma, impedendo forti sbandieramenti.

L’ingombro di questi caminetti è maggiore rispetto a quello degli altri, in quanto fuoriescono dal muro.

 

Biocamino da incasso

biocamino da incasso

In foto il biocamino INCASSO 120 targato MaisonFire

 

Il modello di biocamino più diffuso in Italia è sicuramente la tipologia a incasso, la punta di diamante di MaisonFire, capace di riprodurre la piacevolezza di una fiamma gialla e fluttuante.

Il camino a bioetanolo da incasso rappresenta una scelta ottimale se si desidera personalizzare ogni dettaglio del proprio focolare, in modo da renderlo in perfetta sintonia con l’ambiente circostante.

 

Biocamino da tavolo

biocamino da tavolo

In foto il biocamino da tavolo NEW SMOKY targato MaisonFire

 

Il camino a bioetanolo da tavolo è un piccolo focolare portatile che può essere sfruttato sia in estate all’aperto che in inverno dentro casa.

Infatti, i vetri protettivi laterali stabilizzano la fiamma, rendendo questo biocamino perfetto anche per l’esterno.

Siamo di fronte a un raffinato oggetto di design, molto apprezzato per la sua semplicità d’uso e per l’apporto scenico, che dona un piacevole tepore.

 

MaisonFire opera nel settore da più di 30 anni e lavora in Italia e in tutta Europa: scegli la tipologia di caminetto che meglio si abbina alle tue esigenze.

 

Contattaci per qualunque domanda: saremo felici di rispondere a ogni tuo quesito in merito ai nostri caminetti.

 

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